La settimana scorsa ho fatto un esperimento un po’ azzardato: sono andata a vedere la mostra “il demone della modernità” ospitata a Palazzo Roverella (a Rovigo) insieme ai due bimbi…
il demone della modernità è una raccolta di opere visionarie, che raccontano, ognuna a proprio modo, l’irrompere della modernità nel tardo ottocento. Opere piene di simbolismo, al confine tra sogni e incubo… in un’atmosfera generale che ricorda molto quella di Gotham City fusa con l’inferno dantesco.
Non è una mostra molto adatta ai bambini, perché tratta temi forti e anche alcune immagini possono risultare un po’ spaventose…ma proprio per questo allo stesso tempo anche affascinanti!
Dopo aver seguito il percorso ufficiale, con le interessantissime analisi delle varie opere (che davvero, vale la pena di scoprire), ho ripercorso le sale della mostra da sola con i bambini, provando a sentire anche la loro interpretazione su quesgli stessi quadri.
E’ stato sorprendente vedere come satana diventasse per Daniel “il papà degli angeli”
Come la donna morta fosse ovviamente Biancaneve
Questo è Hercules che suona l’allarme per chiamare i pompieri
E questo qui…. un pappagallo.
Alla fine sono rimasti affascinati dagli spezzoni tratti dal film “Metropolis”
Quest’esperienza mi ha fatto pensare che non è mica una cattiva idea quella di andare alle mostre con i bambini…e provare a chiedere a loro di farci da guida! Sono sicura che ci aiuterebbe a vedere le cose, anche quelle che diamo per scontate, sotto una nuova luce.
Ps: se volete leggere una bella recensione su questa mostra, molto più tecnica della mia ;) vi consiglio quella del blog “il fascino degli intellettuali“!