Toxoplasmosi in gravidanza – niente paura del gatto e altri utili consigli

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Toxoplasmosi in gravidanza: come comportarsi

Quando ero incinta e frequentavo forum di appanzate mi è capitato spesso di imbattermi nel “panico da toxoplasmosi“, spesso ingiustificato.
La toxoplasmosi (“toxo” per gli amici) è il motivo per cui durante la gravidanza non si può mangiare il prosciutto crudo, il salame e qualunque altro tipo di carne cruda, a meno che non si sia immuni (per essere immuni bisogna averla contratta in passato ed aver sviluppato gli anticorpi).
E’ una malattia normalmente innocua, che spesso nemmeno ci si accorge di aver preso, ma molto pericolosa per il feto, per questo bisogna stare attenti durante la gravidanza per evitare di contrarla proprio durante quei mesi.

Il protozoo che causa la toxoplasmosi vive in genere nell’intestino del gatto (che, quando vive in libertà, si ciba di carni crude di altri animali) e per questo vi è la diffusa paura di poter contrarre questa malattia dal proprio gatto domestico. Ho letto addirittura di alcune future mamme che paura e “precauzione” hanno allontanato il proprio gatto dalla casa o hanno evitato di toccarlo per tutti i 9 mesi di gravidanza.

Questi accorgimenti però non hanno alcun senso! Innanzitutto un gatto che vive in casa ed è alimentato con scatolette e croccantini non può essere contagioso in nessun caso, visto che non ha l’occasione di mangiare carne cruda di uccelli e topi…
Inoltre il protozoo come già detto vive all’interno dell’intestino del gatto, non sul pelo e nemmeno nella saliva…perciò per essere contagiati dovremmo mangiare le sue feci!
In pratica l’accorgimento che dovremo avere, se il nostro gatto esce anche fuori casa, è quello di prestare cura nella pulizia della lettiera, utilizzando dei guanti e lavandosi accuratamente le mani.

Ciò a cui bisogna stare attente invece, è l’evitare di consumare carne cruda (si parla solo di animali di terra, nel pesce crudo, ad esempio il sushi, non può esserci la toxo). E non è vero che se congelata nel frigo di casa è sicura, perché per uccidere il protozoo servirebbero temperature molto più basse di quelle che raggiungono i freezer casalinghi.
Nemmeno la stagionatura rende sicura la carne. L’unico modo per essere sicuri al 100% è quello di cuocerla.

Ricordatevi anche di lavare bene frutta e verdura, soprattutto se intendete consumarle crude, dal momento che nell’orto potrebbero essere venute a contatto con feci di animali infetti.

Qui sotto inoltre trovate un’infografica con delle preziose informazioni

Arcaplanet.it_infografica_toxoplasmosi_2015.11.19

Infografica realizzata da: http://www.arcaplanet.it

Spiegazione dell’infografica sulla Toxoplasmosi

COS’È LA TOXOPLASMOSI? – La toxoplasmosi è causata da un protozoo denominato Toxoplasma gondii. Talvolta I gatti vengono infettati da questo virus nutrendosi della carne cruda delle loro prede, generalmente uccelli o topi a loro volta infestati dal toxoplasma. I protozoi così ingeriti, si sviluppano nell’intestino del gatto, che successivamente li espelle sotto forma di ovocisti, cioè cisti all’interno delle quali il protozoo si moltiplica e matura. Dopo 36/48 ore diventano contagiose. Gli animali non sono gli unici responsabili del contagio, anche il consumo di carne poco cotta va tenuto sotto controllo poiché è responsabile di una buona percentuale di casi di infezione.

QUALI SONO GLI EFFETTI? – Una volta contratta l’infezione, questa potrebbe causare gravi danni al feto inducendo malformazioni a carico del fegato, della milza e in alcuni casi del cervello, rendendo il bambino idrocefalo. In casi particolarmente estremi, addirittura, può provocare anche la morte in utero.

COME SI CONTRAE LA MALATTIA? – La principale fonte di contagio è l’alimentazione. Si consiglia di mangiare carne e pesce ben cotti, porre attenzione alle verdure crude e evitare di consumare salumi e derivati del latte non pastorizzati. Un’altra fonte di contagio della malattia, possono essere i parassiti che si annidano nelle sue feci del gatto, per cui il pelo dell’animale può essere contaminato solamente nel caso in cui sia sporco di feci da più di un giorno.

COME PREVENIRLA? – Una prima precauzione da seguire è quella di tenere la lettiera del gatto pulita ogni giorno. Potrebbe essere d’aiuto chiedere a un altro componente della famiglia di occuparsi, durante lo stato interessante, della lettiera del micio. È buona norma sottoporre a un controllo medico il gatto e lavare le mani accuratamente, dopo averlo coccolato. Sul versante dell’alimentazione si consiglia di evitare l’assaggiare di la carne durante la preparazione e lavare le mani con cura dopo averla cucinata. Attenzione infine ad altre possibili fonti di contagio di cui poco si parla: anche il giardinaggio va effettuato ricordandosi di utilizzare i guanti.

COSA FARE IN CASO DI INFEZIONE? – Se sospettate di aver contratto la toxoplasmosi è possibile bloccare la trasmissione dell’infezione al bambino attraverso un trattamento antibiotico mirato. Se invece pensate di pianificare una gravidanza, è possibile sottoporsi a un semplice esame del sangue per verificare se si è già immuni alla malattia: essendo molto spesso asintomatica è possibile che nel proprio siero siano presenti gli anticorpi per la toxoplasmosi.

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