Quando sono nata a casa mia c’era un gatto, poi ho avuto 3 conigli e due criceti ma quello che desideravo da sempre era un cagnolino. Da piccola non sono stata accontentata così la prima cosa che ho fatto quando mi sono sposata (il che è avvenuto abbastanza presto, appena uscita dalle superiori :D) è stata quella di aggiungere un cane alla nostra neo famigliola :)
Immaginavo le rilassanti passeggiate con lui, le corse al parco, le coccole sul divano. Il bello della fedeltà e dell’obbedienza di un cane che stravede per te, tutto da viziare con giochini e pappe speciali.
Così è arrivato Kiro. Ho scelto un pinscher, perchè lo volevo di taglia piccola così da poterlo portare facilmente in treno e con il pelo corto in modo che sporcasse poco in casa.

Poi però è arrivato il momento della realtà: il pinscher non è rimasto piccolo come pensavo, ma è diventato un bel torello che di sicuro non entra in un trasportino da portare sul treno.
Di pelo ne perde tantissimo e il fatto che sia corto invece di aiutare peggiora la situazione perchè si infila nei tessuti come spine e non esce più.
Le tranquille passeggiate consistono in lui che ti trascina tirando come un matto.
Le corse al parco significano TU che corri come una pazza cercando di riacchiapparlo prima che scappi via per sempre o che finisca in mezzo alla strada.
Le coccole sul divano sono lui che ti mordicchia il braccio e che saltella da tutte le parti.
I giochini finiscono in mille minuscoli pezzettini dopo 10 secondi dalla consegna, così come la cuccia.
Lo mandi fuori in giardino e abbaia ai passanti, gli dici di non farlo e abbaia più forte, gli dici di non salire sul divano e dopo 3 secondi è salito dall’altra parte. Altro che obbedienza canina!
Dispetti e “ricordini” in casa soprattutto da piccolo erano all’ordine del giorno.
Per non parlare poi dei continui tentativi di “montare” tutti gli ospiti che entravano in casa! Abitudine che non è scomparsa del tutto nemmeno in seguito alla castrazione!
Insomma, non era proprio il cane che mi ero immaginata! Anzi, diciamo pure che era tutto il contrario di ciò che mi aspettavo…
MA… Kiro è qui con noi da dieci anni. Amato, coccolato, nutrito, curato.
E’ l’idolo dei miei bambini e lui, nonostante il suo carattere decisamente non da “cane da salotto” si comporta da bravo fratello maggiore, sopportando spesso anche più del dovuto.

Ah e ve lo devo dire, quando è nato Daniel non è stato amore a prima vista. Si vedeva chiaramente che Kiro era geloso… lo guardava male, gli rompeva i giochi, non voleva stargli vicino.
Potevamo approfittarne e liberarci del cane pestifero con la scusa della sicurezza del bambino… e invece abbiamo contattato una comportamentalista canina e grazie ai suoi consigli in meno di una settimana Kiro e Daniel sono diventati ottimi amici. Quando è arrivata Alyssa il problema non si è nemmeno posto, anzi forse ci sapeva fare più lui di me.
Ogni volta che qualcuno di noi torna a casa anzi, appena arriva SOTTO casa lui lo sente e inizia ad abbaiare in un modo unico, super eccitato, come se non riuscisse a contenere la felicità! E anche se è un diavoletto, gli vogliamo bene così com’è.
Eppure tanti, troppi, animali non hanno avuto la sua stessa fortuna.
Tanti animali, una volta scoperto che non erano il “pet perfetto” che i padroni si erano immaginati o che semplicemente ad un certo punto sono andati in contrasto con i piani di vita (figlio in arrivo, casa nuova, vacanze in vista) sono stati, semplicemente, scaricati.
Ogni anno 130.000 tra cani e gatti vengono abbandonati, andando a riempire rifugi già pieni.
Il bello è che spesso gli ex padroni trovano delle belle scuse… ma la verità è che non ci sono scuse, perchè se si vuole, una soluzione si trova sempre ma soprattutto quando si sceglie di prendere un animale non puoi farlo pensando di potertene liberare senza problemi nel caso non fosse come te lo eri immaginato!
Anche i figli uno se li immagina in un certo modo… e poi scopre che sono tutt’altro! Ma li ami per quello che sono e non li rispedisci al mittente.
Ecco, un cane, un gatto, un coniglio o un canarino dovete prenderli con lo stesso spirito perchè l’esperienza non è detto che sarà sempre rose e fiori, ma se saprete imparare ad amare il pet reale e non quello “immaginario”, capirete che in ogni caso ne sarà valsa la pena, perchè la vita te la cambia e in meglio. (E io sto già pensando di allargare ulteriormente la famiglia prendendo anche un gattino!)

Post in collaborazione con Friskies
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