Problemi di udito nei bambini: l’importanza della diagnosi precoce
- Intervenire presto sui disturbi dell’udito dei bambini può consentire loro un normale sviluppo psico-fisico, anche in ambito scolastico.
- Rilevare eventuali problemi di udito ad uno stadio iniziale, soprattutto nei bambini, è essenziale: prima si interviene, maggiori sono le possibilità che un bambino riesca a tenere il passo con gli altri compagni anche nell’ambito scolastico.
- Diagnosticare per tempo una disabilità uditiva è molto importante per i bambini piccoli: considerando che l’udito è strettamente legato al primo sviluppo infantile, un eventuale intervento il prima possibile consente di fornire al bambino le migliori opportunità di sviluppo audio-linguistico.
- I primi due anni di vita rappresentano la fase più importante nello sviluppo dell’udito del bambino. La capacità del cervello di sviluppare e comprendere il linguaggio diminuisce costantemente dopo questa fase, sino a circa i sette anni d’età: diventa quindi sempre più difficile apprendere un linguaggio dopo questo periodo.
Come si può riconoscere un problema di udito nei bambini?
- Il bambino presenta difficoltà nel seguire una conversazione con più di due persone.
- Quando ci si rivolge a lui/lei o viene chiamato, il bambino risponde a volte immediatamente, altre no.
- Il bambino spesso risponde dicendo “Scusa?” o “Cosa hai detto?”.
- Il bambino ha difficoltà a capire gli altri in un ambiente rumoroso (cortile della scuola, eventi sportivi, feste di compleanno).
- Lo sviluppo linguistico del bambino è in ritardo rispetto a quello degli altri e il suo modo di articolare le parole è di difficile comprensione.
- Il rendimento scolastico peggiora costantemente e l’apprendimento di una lingua straniera è estremamente arduo.
- Il bambino si isola sempre di più e si chiude nel suo mondo.
- Il bambino ha problemi nel rilevamento delle alte frequenze, come le voci degli altri bambini o il verso degli uccelli. Le voci sono recepite mute.
- Il bambino alza al massimo il volume quando guarda la TV o ascolta la musica per poter ascoltare.
- Il bambino percepisce un ronzio costante, come ci fosse un trillo nel suo orecchio.
10 consigli quotidiani per preservare l’udito:
- Fate attenzione al rumore. Se dovete urlare per farvi sentire da qualcuno che si trova a pochi passi da voi, significa che vi trovate in un luogo troppo rumoroso.
- Indossate tappi per le orecchie ai concerti o in altre situazioni rumorose. Non preoccupatevi, riuscirete comunque ad ascoltarela musica, anzi con i tappi giusti anche meglio.
- Usate cuffie piuttosto che auricolari interni. Le cuffie isolano meglio dal rumore esterno e consentono di ascoltare con un volume più basso del dispositivo. Inoltre, usando le cuffie, c’è più distanza tra la fonte sonora e l’orecchio interno.
- Se il vostro dispositivo è dotato di un sistema di notifica che vi avvisa se il volume è troppo alto, attivatelo e fatene buon uso.
- Regolate il volume del vostro dispositivo quando vi trovate in un ambiente silenzioso. Se dovete abbassare il volume per poter ascoltare e parlare con un’altra persona, significa che era già troppo alto! Nel mondo, oltre 12 bambini su 100, tra i 6 e i 19 anni, soffrono di perdita dell’udito causata dall’utilizzo di auricolari ad un volume troppo alto.
- Mai addormentarsi mentre si sta ascoltando la musica. Un’esposizione prolungata aumenta il rischio di danni all’udito.
- Fate riposare le orecchie. Se avete trascorso la serata in discoteca, la mattina dopo evitate di ascoltare musica ad alto volume.
- Non sottovalutate i fischi alle orecchie. Può essere un segnale che il vostro udito è stato messo a dura prova. Se vi capita spesso state rischiando un danno permanente!
- Se lavorate in un ambiente rumoroso, dotatevi delle giuste protezioni. Per legge, se il rumore a cui si è esposti quotidianamente supera gli 80 dB, il vostro datore di lavoro è obbligato a prendere provvedimenti.
- Eseguite il test dell’udito. Per il test dell’udito gratuito: https://www.medel.com/about-hearing/hearing-test