Prendere un gattino può essere il più bel regalo che una famiglia può farsi.
Bia è entrata a far parte della nostra vita da un anno e mezzo e da quando è con noi in casa si respira un’atmosfera diversa.
Un gatto è un antistress e un antidepressivo naturale!
E’ in grado di rilassarti… ma allo stesso tempo di farti divertire.
E’ un grande arricchimento anche per i bambini, ai quali il gatto insegnerà che l’affetto e l’amicizia vanno conquistati con gentilezza, pazienza e rispetto.
Che c’è un momento per il gioco, ma anche il momento in cui l’altro vuole essere lasciato in pace e che quel desiderio va rispettato.
Se avete scelto di adottare un gatto quindi, non posso far altro che dirvi: OTTIMA SCELTA!
Ma attenzione: il fatto che sia bellissimo non significa che sia semplice.
Infatti il gatto è un animale dalla personalità e dalle abitudini complesse e se non impariamo subito a interpretare i loro messaggi e a far andare d’accordo le loro esigenze con le nostre… ci ritroveremo con una bella “gatta da pelare” 😄
Perciò prima di adottare il vostro gattino, ecco alcuni consigli e cose da sapere che vi renderanno la vita molto più semplice!
Scegli bene il gatto
I gattini cuccioli sono la cosa più adorabile su questa terra.
Più sono piccoli, più sono irresistibili! Per questo il desiderio di molti è quello di prendere un gattino il più piccolo possibile. Sia per godersi tutta quella tenerezza ma anche con la convinzione che “più piccolo è, più sarà facile abituarlo, plasmare il suo carattere e farlo affezionare.”
Sulla tenerezza, non ho nulla da dire.
Sul secondo punto invece la penso proprio all’opposto.
Un gatto piccolo e con un carattere non ancora evidente è un “terno all’otto”.
Potrebbe essere la creatura più perfetta del mondo, ma potrebbe anche rivelare dei problemi comportamentali o semplicemente delle incompatibilità reciproche.
Inoltre più i gattini hanno la possibilità di stare con la mamma, più cresceranno equilibrati (grazie alle cure e ai feromoni materni) e spesso proprio è proprio la mamma ad insegnare loro tante cose utili alla convivenza, compreso l’uso della lettiera.
Il mio consiglio quindi è di non fissarvi sui cuccioli piccolissimi che stanno nel palmo di una mano, ma di puntare ai gattini già un po’ cresciuti (4/5 mesi, ma anche adulti!) e con un’indole già manifesta.
Bia è coccolona, curiosa e invadente al massimo proprio come la volevamo!
Prepara l’ambiente
L’arrivo a casa nostra, per un gattino, è un’esperienza stressante.
Pensiamoci: viene improvvisamente tolto dal suo ambiente familiare (vale anche se viene tolto dalla strada) e portato in un posto completamente nuovo, in cui non conosce niente e nessuno.
Si sente disorientato, spaventato… come possiamo aiutarlo?
1) Usate Feliway
Faliway è un prodotto che rilascia nell’ambiente il feromone F3, cioè il feromone della felicità del gatto.
Si tratta di una sostanza che i gatti producono e rilasciano naturalmente quando sono felici e rilassati (con il classico strofinarsi sugli oggetti) e che serve loro a capire se si trovano in un ambiente famigliare e sicuro.
Arrivando in una casa in cui è presente questo feromone, il gatto si sentirà automaticamente rassicurato e tutto diventerà più semplice.
E’ utile anche per prevenire graffiature indesiderate e marcature urinarie
Il Feliway Classic è semplicissimo da usare: basta collegarlo alla presa della corrente e lasciarlo andare 24h su 24. Ogni ricarica dura circa 1 mese e non ha nessun tipo di effetto collaterale.
Nel nostro caso è stato particolarmente utile anche perché Bia ha dovuto abituarsi non solo all’ambiente nuovo e alle persone nuove… ma anche al cane Kiro che già faceva parte della nostra famiglia! E devo dire che ha funzionato.
2) Tiragraffi giusto al posto giusto
Graffiare gli oggetti è il modo che ha il gatto di “arredare la casa”. Il problema è che i suoi gusti in fatto di arredamento sono molto diversi dai nostri, perciò dobbiamo dargli la possibilità di lasciare le sue graffiaure nei luoghi adatti.
Il tiragraffi ad esempio, per attirare il gatto ad usarlo, deve essere alto (il gatto deve potersi alzare in piedi per graffiarlo) e posizionato in un punto ben visibile della casa, un punto da cui il gatto ha la massima visibilità su porte, finestre e punti di interesse.
Se lo mettete in un angolino in cui “non disturba” il gatto non se lo filerà di striscio e preferirà “arredarvi” il divano.
Anche in questo caso i feromoni possono venirci in aiuto: per incentivare il gatto a farsi le unghie proprio sul tiragraffi, possiamo usare Feliscratch, un prodotto che si applica direttamente sul punto in cui vogliamo attirare il gatto.
3) Tieni cibo e acqua in due posti diversi
Per incoraggiare il gatto a bere la giusta quantità di acqua, tieni separate le ciotole di acqua e cibo.
I gatti infatti, in natura, non bevono mai l’acqua nello stesso luogo in cui hanno catturato una preda.
4) Arricchimento ambientale
Il gatto, in natura, è un animale che sa come divertirsi! Ama correre dietro agli insetti, cacciare, arrampicarsi, giocare con le pozzanghere, esplorare…
Ad un gatto di casa tutto ciò spesso manca, perciò è compito nostro provvedere ad un arricchimento ambientale che renda la nostra casa un posto in cui il gatto non si annoia.
Quindi:
– balconi in sicurezza per permettere al gatto di uscire, guardare fuori, cacciare qualche insettino
– sistemare i mobili in modo che siano facili da scalare
– creare dei percorsi su cui il gatto può arrampicarsi
– palline e giocattoli con cui farlo interagire
– scatole in cui entrare
I viaggi
Spesso si da per scontato che gatti e viaggi siano due concetti che non possano andare d’accordo.
Ma non è detto!
Bia viaggia con noi da quando l’abbiamo presa e non abbiamo mai avuto problemi. Basta avere qualche accortezza.
1) Abituarli gradualmente.
Iniziate con viaggi brevi, ma frequenti. E non solo verso posti spiacevoli come il veterinario!
2) Fategli fare amicizia col trasportino
Perché i gatti hanno tanta paura del trasportino? Anche in questo caso tornano in gioco i feromoni. Stavolta però non quelli piacevoli… ma quelli di “allarme” che i gatti producono automaticamente dalle zampe quando sono in situazioni di paura e stress.
Questo significa che dopo il primo viaggio dal veterinario… il fondo del trasportino sarà pieno di questi feromoni che trasmettono al gatto un messaggio chiaro “non entrare più qui dentro!!”.
Quindi cosa fare?
Oltre ad usare il trasportino per portare il gatto in posti piacevoli, ricordatevi di lavare accuratamente con acqua e sapone il trasportino prima dell’utilizzo, poi spruzzateci dentro del Feliway Spray (fatelo in un luogo separato e lasciate evaporare tutta la base alcolica per circa 15/20 minuti) e poi mettetelo a disposizione del gatto. Lasciate ci possa entrare e uscire, usarlo come cuccia… in questo modo non lo percepirà come qualcosa di negativo!
3) Preparate quel che serve durante il viaggio
Mettete una traversina sul fondo del trasportino e portatene qualcuna di scorta in macchina.
Io inoltre porto sempre anche pettorina e guinzaglio. In questo modo posso far uscire in sicurezza il gatto dal trasportino e cambiare con calma la traversina sporca in caso di bisogno.
Imparate a riconoscere segnali e linguaggio del corpo
I gatti ci parlano continuamente.
Solo che non lo fanno a parole… e siamo noi a dover essere in grado di interpretare tempestivamente i loro segnali.
Una cosa che si agita freneticamente è segnale di stress. Il pelo gonfio e la schiena inarcata significano paura. Le fusa sono un sintomo di piacere e così via.
Informarci e imparare a riconoscere questi segnali ci permetterà di rispondere adeguatamente ai loro messaggi e agire tempestivamente quando notiamo qualcosa che non va prima che il disagio si cronicizzi.
Preparatevi a scendere a compromessi
Proprio come succede con i bambini, per cui partiamo con tanti “questo non lo farò mai” e poi lo facciamo… lo stesso succederà con il gatto!
Perciò preparatevi a passare dal “il gatto sul letto non ci sale” ad “amore, vai un po’ più in là che il gatto sta scomodo”.
Ma il bello dei gatti è proprio questo e presto si capisce che non sei tu a possedere loro, ma sono loro permetterci di godere della loro presenza.
E si finisce per trattenere la pipì ben oltre il dovuto pur di non far scomodare il gatto che dorme sulle nostre ginocchia, sfoggiare con orgoglio i graffi sulla mano fatti mentre giocavamo alla lotta, a trasformare l’arrabbiatura per i graffi sul divano in un “chi se ne importa, ci metteremo un copridivano!” per poi passare a fargli l’ennesima foto mentre dorme acciambellato come se non esistesse un solo problema in questo mondo.
Perché al contrario del sorriso di un essere umano, le fusa non possono essere false.
E quale onore è più grande, dell’amore di un gatto?
*In collaborazione con CEVA*
Giusti consigli, i gatti sono perfetti anche con i bambini. Noi li adoriamo :)