Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia
L’organizzazione italo-svizzera Children of Africa compie vent’anni e ribadisce il proprio impegno al fianco di bambini e adolescenti, con una particolare attenzione al genere femminile. E, in occasione del 20 novembre, lancia il gioco “La più famosa stilista d’Africa” per sensibilizzare i più piccoli anche in Europa sulle difficoltà che vivono i loro coetanei in Kenya
Spiagge bianche, grandi animali selvaggi, danze e colori: il Kenya è entrato nel nostro immaginario come terra stupenda piena di persone ospitali, mèta di vacanze per migliaia di turisti che ogni anno cercano rifugio e svago tra la natura incontaminata e le città ricche di stimoli.
Eppure la realtà è molto più complessa di così: il Kenya è un paese relativamente giovane che nel 2023 festeggerà i sessant’anni dall’indipendenza e che deve affrontare ancora molte sfide, specialmente in tema di diritti umani.
L’intervento di Children of Africa
Children of Africa è un’organizzazione italo-svizzera che opera in Kenya da vent’anni ed è convinta che l’istruzione cambi la vita delle persone. Un bambino che studia potrà trovare un buon lavoro, iniziare ad aiutare la propria famiglia e dare un contributo alla comunità in cui vive.
Per questo interviene a sostegno delle famiglie più fragili, supportando le bambine e i bambini perché possano andare a scuola, ricevere cure mediche e, quando necessario, accompagnamento psicologico. Allo stesso tempo, collabora con i genitori, in particolare con le mamme, per permettere loro di avere un lavoro e una fonte di reddito che le renda indipendenti.
Nel 2011 l’organizzazione ha aperto il Mama Lorenza’s Vocational Centre, una scuola professionale femminile nella quale le studentesse possono scegliere se frequentare il corso in Sartoria e lavorazione della pelle o quello in Parrucchiera ed estetista. Nei due anni che trascorrono al Mama Lorenza, le ragazze non imparano solo un mestiere, ma crescono come persone in grado di costruire il proprio futuro.
Nel 2020, insieme ad alcune diplomate del corso di sartoria, ha aperto l’impresa sociale Emèl, che realizza borse e accessori di alta qualità unendo i design più moderni con le tradizionali stoffe africane.
La più famosa stilista d’Africa
In occasione della giornata internazionale dei diritti del bambino, Children of Africa ha lanciato un gioco da tavolo dedicato proprio ai più piccoli per raccontare e informare sulla situazione dei loro coetanei in Kenya.
“La più famosa stilista d’Africa” racconta la storia di Christine, che è anche la storia delle tante bambine e ragazze che ogni giorno l’organizzazione incontra grazie alle sue attività.
Christine muove i primi passi nel villaggio in cui è nata, dove dovrà andare bene a scuola e aiutare la famiglia con piccoli lavori. Quando sarà più grande si trasferirà a studiare al Mama Lorenza’s Vocational Centre, dove imparerà a diventare una bravissima sarta. Infine andrà a lavorare nel laboratorio Emèl per creare i suoi primi, bellissimi accessori.
Lo scopo del gioco è aiutare Christine nel proprio percorso, tirando i dadi e superando tutte le prove che incontrerà lungo la sua strada!
Il gioco è disponibile qui: https://mailchi.mp/91202c05b255/diritti-infanzia
I diritti dei bambini in Kenya
Sebbene il Kenya non soffra le difficoltà di altri paesi africani, la povertà è ancora troppo diffusa e a subirne le maggiori conseguenze sono come sempre le fasce più deboli della popolazione, soprattutto donne e giovani.
Secondo i dati della World Bank, un bambino su tre è costretto a lavorare per contribuire all’economia domestica. Solo il 29% della popolazione può ricorrere a cure mediche e, fra i bambini sotto i cinque anni, uno su quattro soffre di malnutrizione.
In tema di istruzione, in questi ultimi anni il Kenya ha fatto grandi progressi e oggi la maggior parte della popolazione sa leggere. Nonostante questo, i bambini vanno a scuola troppo poco: l’85% frequenta le scuole primarie ma solo il 42% prosegue alle secondarie – dato che si è abbassato dopo la pandemia. I bambini kenyoti frequentano in media 6,6 anni di scuola (7,2 per i maschi, 6 per le femmine) contro gli 11,3 previsti.
Per le bambine il destino è spesso segnato: una ragazza su quattro si è sposata entro i 18 anni e il tasso di gravidanze precoci è piuttosto alto (75,1 nascite per 1.000 ragazze adolescenti). Un ultimo dato tremendo e significativo: secondo USAID, metà delle donne ha avuto un’esperienza di violenza fisica o sessuale nella propria vita, e un quarto delle donne dichiara di averne subita una negli ultimi dodici mesi.
Per informazioni e contatti
Samuele Zamuner
samuele.zamuner@childrenofafrica.ngo
(+39) 370 3201552