“Tear Gun”: quando le lacrime diventano proiettili (letteralmente!)
Ci sono giornate in cui ti senti sopraffatta da una valanga di emozioni, giusto? Magari perché hai avuto a che fare con quel collega un po’ troppo saccente o perché i tuoi figli hanno deciso di trasformare il soggiorno in un campo di battaglia (sì, parlo per esperienza).
Immaginate però che qualcuno abbia trovato un modo per canalizzare quelle lacrime frustrate… non in un diario o con una telefonata all’amica del cuore, ma in qualcosa di decisamente più creativo e, oserei dire, liberatorio.
Ed è qui che entra in gioco la “Tear Gun”.
Lacrime congelate e trasformate in… munizioni?
L’idea geniale (e un po’ folle, ammettiamolo) arriva dalla mente di Yi-Fei Chen, un’artista taiwanese che ha studiato nei Paesi Bassi. Ma com’è che le è venuto in mente di creare una pistola che spara lacrime congelate?
Beh, la storia è piuttosto interessante.
Tutto è iniziato quando il suo tutor universitario le ha imposto una scadenza impossibile.
E quando, ovviamente, non è riuscita a rispettarla, l’ha rimproverata senza pietà. Ecco, immaginate la scena: Yi-Fei, lì davanti al suo tutor, che cerca disperatamente di tenere a bada quelle lacrime che premono per uscire.
Ma invece di limitarsi a piangere, sfogarsi sul diario delle emozioni o distruggendo questo diario, come farebbe chiunque, Yi-Fei ha pensato: “E se potessi raccogliere queste lacrime, congelarle e spararle indietro a chi mi ha fatto piangere?”. Detto fatto, nasce la Tear Gun.
Come funziona questa strana invenzione?
La pistola delle lacrime è un vero e proprio dispositivo che raccoglie le lacrime, le congela e le trasforma in piccole munizioni che possono essere “sparate” indietro al colpevole del tuo pianto. Una sorta di vendetta emotiva, ma senza parole (e senza bisogno di chiamare un terapista). 😅
Creatività o follia?
Personalmente, trovo questa invenzione geniale. Non solo per l’idea in sé (che, ammettiamolo, è piuttosto unica), ma anche per il messaggio che trasmette: quando la vita ti fa piangere, puoi sempre trasformare quelle lacrime in qualcosa di potente… magari non letteralmente, ma simbolicamente.
Magari non userò mai una pistola che spara lacrime, ma l’idea di trasformare le proprie emozioni in qualcosa di utile è decisamente ispirante.
Chi di noi non vorrebbe avere uno strumento del genere nel proprio arsenale emotivo? Magari non per sparare lacrime, ma per trasformare ogni momento difficile in un’opportunità di riscatto.
E voi, cosa ne pensate? Avete mai sognato di avere un “superpotere” per gestire le vostre emozioni? Raccontatemi nei commenti la vostra esperienza o il modo più creativo che avete trovato per affrontare una situazione frustrante… senza bisogno di una pistola, ovviamente! 😉
👉 Curiosi di scoprire di più su Yi-Fei Chen e le sue invenzioni fuori dal comune? Potete seguirla su Instagram a questo link: @fei_studio_
Riassunto per chi non ha tempo:
La “Tear Gun” (Pistola delle Lacrime), inventata dall’artista taiwanese Yi-Fei Chen, è progettata per raccogliere le lacrime, congelarle e spararle contro la persona che ti ha fatto piangere.
Cresciuta a Taiwan e formata nei Paesi Bassi, Yi-Fei ha avuto questa idea dopo che un suo tutor le aveva imposto una scadenza irragionevole e l’aveva rimproverata per non averla rispettata, facendola sentire molto turbata. “Ero troppo emotivamente coinvolta per controllarmi; non riuscivo a trattenere le lacrime”, ha spiegato.
Dopo questo episodio, Yi-Fei ha sviluppato la pistola delle lacrime e l’ha presentata alla Dutch Design Week.
Durante la cerimonia di laurea, ha persino avuto l’occasione di puntare e sparare la pistola al suo tutor.
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