10 donne blogger e le loro postazioni di lavoro (parte 2)

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Dopo il successo (sia di adesioni che di letture!) del primo post dedicato alle postazioni di lavoro delle donne blogger italiane, partiamo con la seconda puntata, con altre 10 blogger che ci hanno mostrato dove nascono tutte le loro storie!

Mi piace troppo poter sbirciare dietro le quinte di tante blogger :D e credo che presto arriverà anche un terzo post!
Ma ora iniziamo e scopriamo insieme da dove scrivono e creano le protagoniste di oggi :)

GINA BARILLA (di Francesca Praga): http://www.ginabarilla.it

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Nella vita di tutti i giorni faccio mille cose diverse. Un po’ insegno alle mamme a mettere i propri bimbi in fascia, un po’ lavoro all’interno di un’associazione che si occupa di genitorialità, un po’ sono un’infermiera e un po’ lavoro al mio blog, che si chiama Gina Barilla (www.ginabarilla.it).
La mia postazione di lavoro è itinerante, segue un po’ i bisogni della piccola di casa, ultima di tre, e i suoi ritmi. Non ho routine particolari perché non me le posso permettere, la giornata è sempre una sorta di luna park in cui non sai mai qual’è la prossima giostra su cui salirai. Unica certezza: comunque vada arriverà sera. E se la giornata la affronti con il sorriso, andrà certamente meglio.


MAMMA AL CUBO

(di Deborah) www.mammaalcubo.org

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Questa è la mia postazione di lavoro ma anche il mio angolo di casa preferito :-)
Quando scrivo sul blog devo avere sempre con me biro ed evidenziatori in abbondanza, almeno un taccuino e le mie fidate agende.
Prima di arrivare alla tastiera snocciolo idee e progetti su carta, dove programmo anche in linea di massima i post da pubblicare e dove faccio liste per qualsiasi cosa. Un altro strumento indispensabile è il calendario, deve essere allegro e rimanere bene in vista perché lo consulto millemila volte al giorno.
Playlist preferita e… si blogga!

 MAMMARISPARMIO (di Ilaria Cuzzolin): www.mammarisparmio.it
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Ho una scrivania sulla quale faccio praticamente tutto: mangio e bevo, smanetto col cellulare, cazzeggio e ogni tanto…sì dai, lavoro pure! È una scrivania antica che mi ha passato

mia mamma quando mi d c sono trasferita in questa casa. A me non piace perché ha i cassetti che si incastrano sempre e la polvere, quando si deposita, si vede subito. Per queste cose preferisco l’arredamento moderno, più pratico e funzionale.
Cosa non può mai mancare sulla mia scrivania quando lavoro?
 – una penna, perché la lista dei lavori fatti e da fare, mi piace ancora scriverla a mano (la sfida è trovare una penna che scriva, tra 10 che ormai non scrivono più è che non ho mai voglia di buttare).
– una bottiglia d’acqua, perché capita che lavori mentre allatto e quindi mi viene una sete pazzesca.
– una lampada, perché anche di giorno mi piace avere una luce dietro il pc, che dicono che stanchi meno gli occhi (sarà? So solo che  alla sera mi ritrovo con due palle da bowling al posto degli occhi)
– infine un casino pazzesco, perché non ce la faccio proprio a essere ordinata, tanto più che condivido la scrivania con mio marito e anche lui è disordinato (!!!). Le cose si accumulano a montagnetta finché a un certo punto siamo costretti a mettere in ordine perché non riusciamo più a trovare nulla.
Invidio le scrivanie ordinate, pulite, super organizzate come quelle di alcune mie colleghe blogger che sopra hanno penne in ordine di colore, belle da vedere, con i post-it che fanno tanto ufficio e che le aiutano a ricordare le cose…
Purtroppo non credo ce la farò mai a essere così. Non è nel mio DNA; c’ho provato ma tempo due giorni e sono da capo,  di nuovo nel mio caos cosmico. Fortuna che il giudizio  dei miei clienti alla fine è su ciò che vedono on-line e non off line.

IL SALVADANAIO DI SUPER MAMMA

(di Francesca): www.ilsalvadanaiodisupermamma.it

CDM

Quando trascorri oltre 30 anni della Tua vita con gli scatoloni in mano.
Quando capita, ad ogni trasloco, di dover fare la cernita tra ciò che è importante e può seguirci nello step successivo e ciò che invece si deve sacrificare, può accadere che ad un certo punto ci si riscopra legata a piccoli o grandi oggetti salvati dal tempo che scorre imperterrito.
Ecco, questa è anche la storia del tavolo che uso per scrivania.
E’ vecchio, molto vecchio. E’ rovinato, sverniciato e un tantino sbilenco, eppure è importante per il mio quotidiano, perché è il ricordo di Lei, la donnona che era mia Nonna.
Devi sapere che il mio è un blog atipico. Tratto 3 argomenti cardine e il nesso che lega l’uno all’altro è sempre un ricordo di vita. Persino quando parlo di come risparmiare al supermercato, nelle vacanze o nello shopping firmato c’è sempre un perché che va oltre.
Così le mie “storie di cibo” raccontano il mondo dei pasti frugali dei contadini, quelli in cui i sapori si sentivano veramente ed erano semplici, non artefatti.
Alla Nonna, in ricordo delle mie di Nonne, ho dedicato una sezione sui rimedi e quella scrivania ne è l’ispirazione. E’ un po come sentirle vicine, perché sarò anche un incasinatissima gran rompi…, una super tecnologica proiettata al futuro, ma sono anche e soprattutto un’inguaribile sognatrice e sono tutto questo anche grazie al mio passato.
Su quella stessa scrivania c’è sempre un libro. Si intitola “6 cappelli per pensare” perché solo guardando il mondo indossando un giorno, un’ora, un momento il cappello rosso, l’altro il giallo o bianco o il nero o il verde o il blu, riesco a trovare l’ispirazione per capire cosa scrivere e come scriverlo, guardando il mondo dagli occhi dei lettori.
Poi c’è il mio lato bambina mai cresciuta, in quella stella che crea una luce soffusa e il mio bambino sempre presente che tra Paw Patrol, i colori o macchinine movimenta il mio lavoro, perché senza di Lui non ci sarebbe nemmeno il Blog.


MAMMACHESTORIE

(di Valeria Siotto): http://mammachestorie.it

pc mammachestorie

Un tavolo bianco appoggiato ad una parete rossa, tra la macchina del caffé ed il frigorifero. Un computer in una cucina piena di sole, di fronte ad una finestra che sa guardare le montagne. È questo, il posto in cui ho deciso di lavorare. Ora, che quello che faccio sta piano piano diventando un lavoro. Che ho inventato e che continuo ad inventare, giorno dopo giorno.
Sono stata licenziata, con un pancia di quindici settimane e un figlio di quindici mesi. E ho deciso che questa sarebbe stata la mia occasione, per inventarmi una persona nuova.
Sono ripartita da un blog, passando attraverso il copywriting e il social media management. Cerco di aggiungere conoscenze e competenze. Mi costruisco una professionalità nuova. E mi costruisco il posto in cui vorrei lavorare, con piccole cose che riescano a renderlo perfetto, per me. Ho deciso che aggiungerò un pianta: che sia di buon auspicio.

MAMMA DAL PRIMO SGUARDO

(di Serena): www.mammadalprimosguardo.com

posrazione mamma dal primo sguardo

Sono cresciuta in un’epoca in cui l’apparenza era fondamentale. Se sei bello hai successo. Se il tuo negozio è bello venderai di più. Se hai un bell’ufficio i tuoi clienti si fideranno di più di te.
A me addirittura anni fa è stato chiesto di togliere il piercing al naso per poter lavorare come hostess di terra in aeroporto, perché “si sa anche l’occhio vuole la sua parte”. Come se un orecchino al naso mi rendesse meno professionale.
Forse era vero. Non lo so.
Fatto sta che quell’orecchino l’ho tolto. E poi mi sono licenziata.
Se seguissi la logica di cui sopra dovrei lavorare da una postazione più dignitosa, per essere presa più seriamente, dovrei crearmi un angolino in casa tutto mio dove scrivere quelli che sono i post con cui vado a crearmi un pubblico e un’identità.
Uno spazio ordinato, organizzato e autorevole. E forse sarebbe anche più professionale. Forse.
Ma la verità è che anche se quallo spazio in casa ce l’ho, alla fine è così che mi ritrovo a comporre i miei racconti migliori.
Alle 21 quando le bambine dormono ad un palmo da me e la mia serata comincia.
E non ci vedo niente di così stravolgente.

D’altronde sono una mamma e scrivo di questo. E il lettone di casa nostra è dove si concentrano i momenti più dolci della giornata.
E anche quelli più creativi.


VERO BIOLOGICO

(di Veronica): www.verobiologico.it

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Mac, tisana allo zenzero, umidificatore con olio essenziale all’arancio energizzante, la mia agenda cartacea e una cartina del pianeta come panorama: viaggiare con la mente è ciò che tutti i giorni mi spinge a sedermi nuovamente alla scrivania del mio ufficio.


LA BELLA TARTARUGA

(di Michela Lazzaroni): www.labellatartaruga.it

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Questa è la mia postazione, sul tavolo della cucina… Una grande conquista per me, visto che fino a pochi mesi fa lavoravo sul divano con il più piccolo dei miei bimbi che succhiava al seno o dormiva!
Solitamente uso un’agenda per gli impegni, un quaderno per gli appunti dei corsi che seguo, un pc. Non manca mai una tisana o qualcosa da sgranocchiare perché con la pancia piena lavoro meglio! ;)
Da qualche giorno si è aggiunta anche una nuova aiutante che controlla il mio lavoro! ^_^
Prossimo obiettivo: liberare la scrivania del ripostiglio e riuscire finalmente ad avere una postazione di lavoro fissa e più colorata!


ITALIA CON I BIMBI

(di Luisa Roncarolo): www.italiaconibimbi.it

Il mio spazio non è grandissimo perché è ricavato nella camera di mio figlio più piccolo che, come si vede dallo sfondo, ha una parete azzurra con tante nuvolette bianche dipinte dai bambini appena entrati nella nuova casa. Naturalmente non mancano le foto dei nostri viaggi: quella sulla scrivania è stata fatta a oltre 2.000 metri nel rifugio della stazione a monte della funivia Seceda di Ortisei, da cui si gode un panorama pazzesco su quasi tutte le montagne dell’Alto Adige.  Mentre l’altra, appesa alla parete, è un souvenir dell’Acquario di Genova, una bellissima esperienza che consiglio a tutti. Sulla mia scrivania ovviamente ci sono sempre piccoli quaderni di appunti, l’agenda con gli impegni quotidiani e i viaggi da programmare, guide e libri di viaggio. In questi giorni non possono mancare la LonelyPlanet per il nostro prossimo viaggio a Londra, “Piccoli Viaggiatori a piedi e in treno” con i più divertenti itinerari su rotaia, “In bicicletta con i bambini” con gite e viaggi da fare in bici, la simpatica “Roma per Piccoli Turisti” e poi ancora “Vacanze con bambini” e “Viaggiare in Italia con i bambini”.  Infine sto preparando alcuni itinerari di viaggio lento e ho preso qualche spunto dal libro giallo con la lumaca, “l’Arte del viaggiare lento” di uno scrittore sconosciuto ai più, ma con cui io invece viaggio da più di vent’anni.


MABKA SENZA LATTOSIO

(di Maria): www.mabka.it

postazione mabka

La postazione è semplice e senza pretese, creo in cucina . Mi elaboro le ricette e le adatto, o le invento di sana pianta, poi piazzo post it in tutta casa e con calma scrivo le ricette al pc! Il posto è semplicemente il tavolo della cucina , la particolarità sta nel piccolo aiutante che mi controlla se ho scritto in modo comprensibile! È un posto che amo più di ogni altra cosa, amo il profumo che inebria la casa quando spadello, amo il lato creativo ed estetico, amo la parte salutare e perché no anche godereccio della cucina senza lattosio! Semplice e di grande resa!

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4 commenti

  1. Un articolo carinissimo. Complimenti

  2. Benissimo, faccio due osservazioni piccine: 1- finalmente trovo qualcuna disordinata come me. 2- per quelle che scrivono col pc in grembo: ma come fate??? Tunnel carpale, formiche alle gambe, crampi al sedere… sono disturbi da cui siete immuni? ;)

  3. […] idee! Ps: se ve le siete perse, leggete anche “Le scrivanie delle blogger”  PARTE 1 e PARTE 2 […]

  4. […] Niente di troppo eccezionale, ma nessuno ha il permesso di toccare alcunché! LEGGI ANCHE: – Le scrivanie delle blogger (parte 2) – Le scrivanie delle blogger (parte […]

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