Quante volte da bambini ci siamo sentiti “mangia questa cosa, che ha tante vitamine e ti fa bene!”. Ce lo dicevano quasi come un mito, una verità da accettare senza fare domande, e infatti quando chiedevo a mia nonna cosa fossero poi queste fantomatiche “vitamine” e come funzionassero, non mi sapeva dare delle gran risposte. Semplicemente c’erano e facevano bene alla pelle, agli occhi e così via… come? “Non si sa! Tu però bevi la spremuta e poi vai a giocare fuori che ti fa bene!”
Vi confesso che ogni tanto ho pensato “ma sta storia delle vitamine non sarà tutta una balla solo per farmi mangiare le carote?
E’ vero, mia nonna non sapeva spiegarmi cosa fossero le vitamine dal punto di vista scientifico, ma decisamente non raccontava balle.
Prendiamo ad esempio la Vitamina D.
La vitamina D è fondamentale per far funzionare correttamente il nostro organismo: non apporta calorie, ma serve per l’assimilazione del calcio e garantire una crescita corretta di ossa, muscoli e sistema immunitario, prevenendo così tantissimi disturbi e malattie.
Si trova al’interno degli alimenti ma attenzione, solo il 20% del suo fabbisogno ce lo può dare il cibo. La parte più importante invece viene prodotta a seguito dell’esposizione solare (circa l’80%).
Sembrerebbe la vitamina più facile da ottenere e invece è tra quelle per cui si registrano maggiori carenze. Perché?
Perchè al giorno d’oggi, rispetto ad un tempo, sia adulti che bambini passano sempre meno tempo fuori e quando lo fanno (giustamente) usano delle protezioni solari contro i raggi UV, fondamentali per prevenire tumori della pelle.
Non credo sia una caso che anche su questo blog, gli articoli più letti sono quelli con le idee di giochi da fare in casa.
Oltretutto ci sono luoghi in cui, soprattutto inverno, di sole se ne vede ben poco… tipo qui a Rovigo (e al nord in generale), dove per almeno 6 mesi l’anno il cielo è grigio e la nebbia è protagonista indiscussa del paesaggio.
Insomma, garantire ogni giorno un’esposizione diretta ai raggi solari non è più una cosa tanto scontata.
Ecco perchè, alla nascita di un bambino, ci vediamo sempre prescrivere anche degli integratori di vitamina D.
Anche in questo caso, proprio come facevo da piccola davanti a mia nonna, la mia prima reazione è stata di diffidenza.
“Ma servirà davvero questa vitamina D?”
La faccio breve: la risposta è sì!
La vitamina D è fondamentale per quanto riguarda l’assorbimento del calcio.
E a cosa serve il calcio? Beh, serve soltanto a far crescere correttamente le ossa e a renderle robuste.
Con una carenza di vitamina D, il nostro corpo assorbe solo il 10% del calcio introdotto, perciò è inutile fare una dieta ricca di calcio se non c’è la vitamina D che ce lo fa assorbire.
E capiamo quanto sia importante in un bambino nelle prime fasi della vita, quando le ossa sono in fase di formazione e crescita.
Ma la vitamina D non serve solo ai neonati. Infatti tutti i bambini e adolescenti (ma anche gli adulti) hanno bisogno del calcio e una sua carenza può portare a tante spiacevoli conseguenze tra cui:
- Ossa fragili e a rischio fratture
- Problemi ai denti
- Osteoporosi
- Rachitismo carenziale
- Insonnia
“Nel tessuto osseo si trova il 99% del calcio contenuto nell’organismo (da 1 a 1,2 Kg), ma l’1% restante svolge importanti funzioni: nelle cellule serve da innesco per la maggior parte delle attività cellulari, mentre il grado di concentrazione nel liquido extracellulare (liquidi e sangue che circondano e irrorano tutti i tessuti organici) è essenziale per la comunicazione intercellulare.
Il calcio è fondamentale per la contrazione muscolare, nella conduzione dell’impulso nervoso nel sistema nervoso centrale, attiva molti enzimi ed è importante nel trasporto di sostanze attraverso le membrane cellulari. La quantità di calcio presente nella dieta influisce direttamente sulla quantità di tessuto scheletrico: poiché il calcio è indispensabile alla sopravvivenza delle cellule, queste non possono far affidamento su un rifornimento dall’esterno e dunque la carenza di calcio con l’alimentazione corrisponde ad un intaccamento della riserva organica di calcio costituita dallo scheletro.” (fonte)
Qual è il miglior modo per assumere il calcio?
Una volta che siamo sicuri di assumere sufficiente quantità di vitamina D, bisogna assicurarsi di assumere anche il calcio.
E se per la vitamina D ci si può far consigliare degli integratori, secondo gli esperti il metodo migliore per assumere il calcio è per via alimentare, mangiando quindi alimenti che ne contengono.
Al nostro organismo servono circa 1000 milligrammi (quindi 1 grammo) di calcio al giorno.
Sembra poco, ma in realtà non sono tanti gli alimenti che assicurano una tale quantità.
I formaggi stagionati sono tra le principali fonti, ad esempio 30 grammi di parmigiano contengono 300mg di calcio.
Oltre ai prodotti caseari anche molte verdure contengono calcio e bere dell’acqua ricca di calcio è un altro buon metodo per integrare questo importante minerale. (fonte)
Ecco perchè la vitamina D non è qualcosa di cui, soprattutto un bambino, può fare a meno!
tutti noi assumiamo la vitamina D -è importantissima specialmente in inverno.
[…] La vitamina D, comunemente chiamata anche “vitamina del sole” a dispetto del suo nome. è in realtà un vero e proprio ormone che regola il metabolismo del calcio. […]
[…] La vitamina D, comunemente chiamata anche “vitamina del sole” a dispetto del suo nome. è in realtà un vero e proprio ormone che regola il metabolismo del calcio. […]