Vitamina D, Profilassi nei più piccoli: perché è importante

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La vitamina D, comunemente chiamata anche “vitamina del sole” ma dispetto del suo nome è in realtà un vero e proprio ormone che regola il metabolismo del calcio.

Si è iniziato a dare importanza alla vitamina D  quando ci si è resi conto che era utile per prevenire e curare il rachitismo, una malattia delle ossa che colpisce (e un tempo colpiva molto spesso!) bambini e bambine.
Da queste scoperta si è sviluppato un grande interesse per questa vitamina, svelando il suo ruolo chiave nel mantenimento dei livelli di calcio e fosforo nel nostro corpo.

Attualmente, in ambito medico, la vitamina D sta facendo parlare molto di sé. Rilasciata nella pelle grazie al contatto con i raggi ultravioletti del sole, gioca una miriade di ruoli nel corpo umano

Una carenza di vitamina D infatti è associata a disturbi come:

  • Debolezza muscolare
  • Asma nei bambini
  • Disturbi psicologici ed emotivi
  • Disturbi del sonno
  • Fragilità delle ossa
  • Scarse prestazioni sportive

Nonostante la nota importanza di questa vitamina, e la quantità di Sole presente nel nostro paese, la maggior parte della popolazione è risultato avere dei livelli di Vitamina D sotto la norma.

Questo perché il tempo che passiamo a contatto con la luce diretta del Sole onon è sufficiente a colmare il fabbisogno giornaliero. Sia per gli adulti che per i bambini.

Quando si va al mare (giustamente) i bambini vengono ricoperti dalla protezione totale, fondamentale per evitare i danni da raggi UV ma che purtroppo fa da scudo anche per quanto riguarda il rilascio della vitamina D.

D’inverno poi non ne parliamo… il tempo lo si passa prevalentemente tra le mura della scuola, dell’ufficio, della palestra o dei centri commerciali e quando si esce, lo si fa tutti ben imbacuccati e quindi i raggi del sole difficilmente riescono a raggiungere la nostra pelle.

Dovremmo invece sforzarci di passare più tempo all’aria aperta in modo che per 30 minuti e per almeno 3 volte a settimana, il sole colpisca viso, braccia e gambe. Questo, nonostante sia indicato e contribuisca per l’80% all’assorbimento di questa molecola a volte non basta. 

Quindi, quando siamo consapevoli che questo non è possibile, o quando in generale dalle analisi risulta una carenza di vitamina D, è bene ricordarsi che esistono anche degli integratori, fondamentali nei bambini a cui vengono in genere prescritti al momento delle dimissioni dall’ospedale, ma da non escludere anche quando si parla di bambini più grandi o adulti, perché come abbiamo visto, le conseguenze di una carenza di Vitamina D possono portare a disturbi importanti soprattutto se il problema si porta avanti nel tempo.

Generalmente il quantitativo prescritto è di 600 unità giornaliere. In ogni caso però è bene affrontare l’argomento con il proprio medico pediatra senza prendere troppo sottogamba questo problema che oggi risulta essere sempre più diffuso. 

Come far assumere il farmaco ai bambini senza difficoltà?

Lo sappiamo bene. A volte far prendere ai propri piccoli gocce e compresse non è semplice. Anzi, sono delle vere e proprie battaglie che ogni mamma, almeno una volta nella vita, affronta. A breve però sarà possibile trovare in farmacia questo integratore di Vitamina D sotto forma di caramella. Questa sarà un ottimo sostituto alle gocce e compresse che renderà l’assunzione piacevole e soprattutto meno faticosa.

Se il vostro bambino vi sembra particolarmente apatico, stanco, svogliato. Se fa fatica a dormire o se il suo sonno è agitato. Se negli sport nonostante l’impegno non ottiene mai dei buoni risultati… fategli fare un’analisi del sangue per rilevare anche i livelli della vitamina D!

La causa (e la soluzione) a tanti problemi “inspiegabili” potrebbe essere più semplice di quanto pensiate!

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