Ma il bimbo lo prende il ciuccio?
Ogni mamma ha ricevuto questa domanda almeno 100 volte nel corso del primo anno di vita di un bambino e qualunque sia la risposta sicuramente si è subita qualche ramanzina e raccomandazione, della serie “come fai, fai male”.
Il ciuccio può essere il miglior amico di un bambino, ha la capacità di donare conforto e rassicurare, perciò molte neo-mamme decidono di proporlo al bimbo, documentandosi spesso solo sulla grandezza e il tipo di materiale.
Quale ciuccio scegliere?
E’ ormai ben noto che il silicone è più adatto nei primi mesi di vita e il caucciù dai 4-6 mesi.
Questo perchè il silicone si presta maggiormente al processo di igiene resistendo meglio alla sterilizzazione senza alterarsi visto che nelle prime fasi di vita ci vuole un’attenzione particolare alla pulizia ma, essendo un materiale molto fragile, è meglio evitarlo quando iniziano a spuntare i primi dentini perchè il bimbo potrebbe staccare dei pezzetti e ingerirli.
Il caucciù invece è un materiale più poroso dove si annidano più facilmente i batteri. Per questo è meglio aspettare i 4-6 mesi di vita perchè i problemi di tipo igienico diminuiscano e i bimbi possano mordicchiarlo tranquillamente.
Un’altra informazione molto comune è la forma del ciuccio e gli esperti consigliano, anche se ogni bambino ha i suoi gusti, quello a forma di ciliegina per i più piccoli perchè più simile alla forma naturale del capezzolo e una forma a goccia o anatomica per i più grandicelli.
Io oggi non voglio stare a sindacare su come sia o meno giusto comportarsi con il bimbo e il ciuccio, vorrei solo svelarvi alcune curiosità e lasciarvi libere di essere guidate dal vostro istinto di mamma, perchè solo voi conoscete a fondo il vostro piccolo e potete sapere cosa è meglio per lui.
[Leggi anche: Sothie- il ciuccio per i bambini allattati al seno]
5 cose da sapere sul ciuccio
1) PROTEGGE DAL RISCHIO SIDS:
la temuta morte in culla del lattante, evento terribile che si può verificare maggiormente tra il primo e il sesto mese di vita.
Gli esperti della comunità scientifica concordando sul fatto che far addormentare il bimbo con il ciuccio diminuisca questo rischio.
I bambini che vanno incontro alla SIDS sono quelli che hanno difficoltà di risvegliarsi durante il sonno se va incontro ad episodi di apnea, per questo si va incontro ad un arresto respiratorio.
Sembra che l’utilizzo del ciuccio abbassi la soglia di risveglio aumentando la capacità di risvegliarsi in modo autonomo se va in apnea.
Questo non significa che dobbiamo passare la notte a rimettere in bocca il ciuccio che cade durante il sonno del piccolo perchè l’automatismo della suzione dovuta al ciuccio persiste per molto tempo anche dopo che il piccolo si è addormentato.
2) IL CIUCCIO NON VIZIA: come tutte le cose se somministrato senza abusarne il ciuccio non diventa un vizio ma solo un modo per tranquillizzare il bimbo e in cui trovare conforto soprattutto nei primi mesi di vita e quando ha bisogno di essere tranquillizzato.
Importante però è il ruolo del genitore che non deve usarlo come “tappo” a ogni pianto ma deve capire e interpretare il pianto del bambino dandogli un conforto differente in base al bisogno.
Può alternare perciò il ciuccio all’allattamento, a una coccola, a una passeggiata cullandolo in braccio o a una canzone.
E’ consigliato perciò diminuirne l’utilizzo fino a eliminarlo del tutto verso i 10-12 mesi perchè gli svantaggi iniziano a superare i vantaggi.
Un abuso da ciuccio può far insorgere otiti a causa della suzione prolungata che favorisce secrezioni all’interno della tuba di Eustachio.
3) IL CIUCCIO CAUSA PROBLEMI AI DENTI?: fino ai 24 mesi gli esperti dicono di no, a differenza del dito che esercita una pressione maggiore sul palato.
L’unico divieto da parte dei dentisti è quella di immergere il succhiotto in sostanze zuccherato per farlo accettare più volentieri dal bambino. In quel caso potrebbe far insorgere carie e alterare i sapori percepiti dal bambino. Assolutamente vietato fino a tutto il primo anno di vita di immergerlo nel miele perchè potrebbe far insorgere infezioni da botulino che possono essere letali per il neonato.
[Leggi anche: Miele e bambini – solo dopo l’anno. Perché?]
4) PULIZIA E SOSTITUZIONE: i bimbi si affezionano al ciuccio come al pupazzo del cuore ma bisogna vederlo come un amore passeggero proprio perchè gli esperti consigliano la sostituzione dello stesso ogni 2 mesi (o anche prima se lesionato).
Va cambiato spesso per la crescita del cavo orale e per motivi di igiene, evitando così che si annidino colonie di batteri.
5) E’ GIUSTO CHE LA MAMMA METTA IN BOCCA IL CIUCCIO PRIMA DI DARLO AL BIMBO?: qui mi sento di rispondere con un “NI” perchè è vero che la saliva può contenere sostanze antibatteriche ma d’altro canto ci sono batteri che un adulto può tollerare ma che per un bimbo possono essere dannosi e non potendolo sapere, magari è meglio evitare!
Post di Sara Massimiani
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