Nell’ultimo periodo ho drasticamente ridotto il numero di collaborazioni e post sponsorizzati sul blog
In realtà sono sempre stata molto selettiva per quanto riguarda i brand con cui scelgo di collaborare, questo perché nonostante la mia natura molto easy e giocosa, prendo molto seriamente il mio ruolo quando si tratta di consigliare qualcosa a chi si fida di me, ma ora voglio esserlo di più.
Se si tratta di parlare di un gioco che mi è piaciuto, una marca di vestiti o un’app per il cellulare vado abbastanza tranquilla, in fondo sono cose che vanno a gusti e anche se dovessi sbagliarmi non è la fine del mondo.
Ma un conto è consigliare qualcosa perché mi piace o mi diverte, un altro è quando c’è di mezzo la salute e la qualità oggettiva.
In quel caso voglio essere SICURISSIMA di ciò che sto consigliando, non posso basarmi sul sentito dire ma pretendo prove scientifiche verificabili, prima di metterci la faccia.
Uno di questi è senza dubbio Mustela, di cui sono ambasciatrice da ormai 3 anni, spesso presente anche nelle mie vignette.
Per me all’inizio i prodotti Mustela erano “quelli buoni” da usare quando si presentava un’irritazione piú grave del solito o per quando c’era un problema di pelle per cui era meglio non rischiare.
Alla fine però ho capito che prevenire era meglio che curare, perciò ho iniziato ad usarli nel quotidiano: dalle salviette mille usi da tenere sempre in borsa (sarebbero per il cambio, ma diciamolo… ci facciamo di tutto!) all’olio per massaggi, alla crema idratante.
Per non parlare della mitica Stelatria, la “cremina magica” che aiuta a far scomparire praticamente qualsiasi irritazione della pelle, dalle punture di zanzara alle piccole escoriazioni.
Ho iniziato a consigliare e regalare i prodotti alle mie amiche neomamme e non perché qualcuno mi chiedesse di farlo, ma perché è una qualità in cui credo davvero e a cui io per prima non rinuncerei più.
Qualche giorno fa sono stata invitata in Francia, a visitare i Laboratori Expanscience dove vengono per l’appunto creati i prodotti Mustela.
Oltre a me c’erano Julia Elle, Chiara Maci, Gaia (La Tenda in Salotto) e Laura Renieri (The Old Now).
Un gruppo di blogger decisamente eterogeneo, visto che ognuna di noi tratta i propri temi in modo completamente diverso dall’altra.
Proprio per questo è stata un’esperienza molto divertente (5 donne a Parigi senza figli al seguito, potete immaginare!) ma allo stesso tempo vi assicuro che ho preso la visita in azienda molto seriamente, perché io scherzo su tutto ma non sulla salute delle persone, in particolare dei bambini.
Cerfiticazioni e laboratorio
Fortunatamente per quanto riguarda la “prova di qualità” non devo contare solo sui miei occhi e le mie impressioni, ma ci sono attestati oggettivi come il fatto che Mustela faccia parte di B Corp, una corporazione che certifica solo aziende che rispettano dei severissimi standard per quanto riguarda l’impegno ambientale e sociale.
All’interno dei laboratori ho potuto constatare un alto livello di pulizia e sicurezza (anche noi siamo state rese “sterili” prima di entrare) e tutti i passaggi sono controllati sia da sistemi automatici che da esseri umani.
Passando al prodotto in sé: una delle obiezioni più frequenti che mi sento fare quando consiglio i prodotti Mustela è che “non sono del tutto naturali” o “contengono sostanze chimiche”.
Anche questo è uno degli argomenti che sono stati affrontati.
Perché mustela non è 100% naturale?
Molta gente associa automaticamente il concetto di “naturale” con quello di “salutare”.
Ma la natura non contiene solo sostanze che fanno bene anzi, è davvero pieno di piante tossiche o che, seppure abbiano delle ottime proprietà siano allergizzanti, instabili, facilmente deteriorabili o che possano causare effetti collaterali.
Inoltre un conto è utilizzare prodotti naturali, un altro è fare in modo che questi prodotti portino all’effetto voluto.
Non ha senso applicare una crema fatta al 100% di mela e priva di effetti collaterali, se quella crema non cura nulla, no?
I prodotti Mustela sono composti al 95% da ingredienti naturali, che a me non sembra affatto poco.
Quando si crea un prodotto farmaceutico è necessario che questo rispetti determinati standard e che ovviamente risolva il problema per cui è stato ideato.
Ecco perché vengono fatti continuamente studi in laboratorio per scoprire e verificare gli effetti benefici delle piante e una volta formulato il prodotto questo deve essere reso stabile (non può andare a male 5 minuti dopo aver aperto la confezione) e sicuro per la pelle.
Senza l’aggiunta di determinati ingredienti “non naturali” alcuni prodotti potrebbero causare irritazioni e reazioni allergiche su determinati soggetti, sostituendoli con alternative naturali (che a loro volta hanno deterinati effetti e modi di legarsi agli altri ingredienti) invece si andrebbe ad alterare la formula o semplicemente potrebbero deteriorarsi in brevissimo tempo.
Oltre alle spiegazioni teoriche, abbiamo fatto anche una prova pratica: creare con le nostre mani un prodotto Mustela.
Abbiamo fatto una cosa semplice: l’olio da massaggi per bambini.
Mi sono sentita riportare indietro nel tempo alle lezioni di chimica a scuola, solo che stavolta non ho preso un brutto voto! :P
Anzi, devo dire che il risultato è stato davvero identico all’olio che uso praticamente tutte le sere per massaggiare i piedini ad Alyssa (è abituata bene la principessa ahah) che infatti è stata molto felice di riceverlo come regalino!
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è stato il fatto che più volte li ho sentiti dire “facciamo il meglio che possiamo, con la consapevolezza che si può sempre migliorare”.
Questo è proprio quello che piace a me: non una pretesa di perfezione (che non lascia spazio al miglioramento) ma un impegno a dare il massimo con le conoscenze e i mezzi a disposizione al momento. Mezzi che sono in continua evoluzione e che quindi con il tempo potranno portare a risultati ancora migliori.
Che dire, un’esperienza senza dubbio molto interessante che mi ha fatto apprezzare ancora di più questo brand che si conferma serio, trasparente e all’altezza della mia fiducia.