Non che mi dispiacesse staccare un po’ dalla mitica Peppa Pig (ebbene sì, mi piace e lo metto nero su bianco, ma ha leggermente rotto…) o da Cars, ma non avrei immaginato che la fissa successiva del Paciocco sarebbe potuta essere Spongebob. Insomma, quella spugna di mare psicopatica somigliante ad una fetta di emmental che vive insieme al migliore amico ancorpiùpsicopatico Patrick in un mondo sottomarino che meno sottomarino non potrebbe essere divertendosi principalmente a rompere le scatole al vicino rompiscatole Squiddi.
Non c’avete capito niente? Bene! Vuol dire che siete entrati nella mentalità di Spongebob, infatti quel cartone è così assurdo e fuori di testa che non mi sono stupita più di tanto nel leggere un articolo in cui si afferma che, secondo uno studio, dopo la visione del suddetto programma i bambini piccoli risultano instupiditi (fonte http://www.guidagenitori.it/la-crescita/educazione/932-spongebob-nuoce-ai-bambini/).
In effetti dopo la terza visione consecutiva della puntata con la medusa discotecara anch’io stentavo a ricordarmi in che anno fossimo ma fortunatamente l’effetto è stato temporaneo e sono tornata quasi subito al mio livello di stupidità fisiologico.
In ogni caso, se nei prossimi post noterete un calo intellettivo, ora sapete il perché.