Headu: nuovi modi per imparare giocando

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Post in collaborazione con Headu

La migliore scuola? Il gioco!

Da sempre, il canale preferenziale attraverso il quale i bambini imparano, è il gioco.
Attraverso il gioco i bambini si sentono liberi di muoversi, sperimentare e sbagliare utilizzando tutti i loro sensi. Tutto ciò unito alla sensazione di piacere trasmessa dal gioco fa in modo che le esperienze si trasformino facilmente in abilità e insegnamenti consolidati.

Ma il gioco, per trasformarsi in un mezzo di apprendimento efficace, deve evolversi insieme al bambino e al mondo che lo circonda.

Ho notato che quando i bambini sono molto piccoli, i genitori tendono a prestare molta attenzione alla scelta dei giochi in modo che siano educativi.
Quindi giochi che sviluppano la manualità, il riconoscimento di forme, colori, numeri, nomi degli animali ecc…

Ma man mano che i bambini crescono, la scelta del gioco tende ad essere orientata esclusivamente verso l’aspetto ludico, senz’altro importante, ma sottovalutando quante altre cose il gioco sia ancora in grado di insegnare ai bambini.

Come dicevo, la tipologia di gioco deve evolvere con il bambino.
Se ad un bimbo di 18 mesi basta essere lasciato davanti al gioco delle forme per assimilare il concetto di spazio, ad un bambino di 3 anni non basta farlo giocare con la cucina per insegnargli le regole della sana alimentazione, così come uno di 6 non imparerà niente sulla geografia semplicemente mettendogli un mappamondo in mano.

Il metodo LifeLong Playng Headu

Lifelong Playing Headu si pone come missione quella di non smettere mai di imparare attraverso il gioco, tenendo conto dell’esistenza di più forme di intelligenza.

Si tratta di un metodo che promuove, stimola e mobilita le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.

Direttamente dal sito di Headu è possibile fare una ricerca partendo dal tipo di intelligenza che si vuole andare a sviluppare: personale, linguistica, musicale, corporeo-cinestetica, spaziale, logico-matematica, naturalistica.

Su ogni gioco è inoltre indicata la fascia d’età consigliata.

Abbiamo scoperto il primo gioco Headu un anno fa, quando Alyssa ha ricevuto il puzzle “Allenamente” come regalo di compleanno.

Si tratta di un puzzle molto divertente da fare perchè l’immagine è ricchissima di dettagli, ma il gioco non finisce una volta completato, anzi… la parte più bella deve ancora iniziare!

Infatti tutta la cornice dell’immagine è tappezzata di piccole immagini che altro non sono che sfide e giochi da fare all’interno del puzzle: ombre da riconoscere, dettagli da trovare, differenze, labirinti.
Infatti con il gioco viene fornito anche un pennarello cancellabile che si può utilizzare sul puzzle stesso.

Un altro gioco divertentissimo da fare insieme è Colpo d’occhio

In questo gioco lo scopo è quello di raccogliere il maggior numero degli elementi corretti prima che finisca il tempo della clessidra.
Vince chi, allo scadere del tempo, ha raccolto più oggetti giusti.
E’ un gioco adatto dai 5 ai 12 anni e si può giocare in diverse modalità di gioco a seconda dell’età, in modo da potersi anche adattare nel tempo.

Grazie alle diverse modalità di gioco, i bambini sviluppano:

• capacità di osservazione • memoria visiva
• concentrazione
• logica
• capacità di classificazione

Ci sono 3 macro categorie a loro volta suddivise in 4 categorie.

Questo ci permette appunto di giocare a vari livelli di difficoltà, chiedendo ai bambini più piccoli di raccogliere ad esempio tutto ciò che è “cibo”, ma diventando più specifici con l’aumentare dell’età passando poi a chiedere di prendere il maggior numero di “ortaggi” o “mammiferi”.

Sfruttando ovviamente l’occasione anche per spiegare cosa comprende quella categoria.

Se invece cercate un gioco non competitivo, in grado di stimolare l’immaginazione, la memoria e il linguaggio… oltre che a farvi fare un sacco di risate non posso che consigliarvi Cooperative Storytelling

Si basa sul gioco di immaginazione per eccellenza: inventare una storia “a staffetta”, in cui ogni partecipante, durante il suo turno, deve cercare di continuare la storia iniziata dall’altro aggiungendo dettagli e avvenimenti coerenti.

In Cooperative Storytelling troviamo ben 60 “gettoni ricordo” con delle immagini molto belle ed evocative, che all’inizio della partita vengono disposti a faccia in giù sul tavolo (o sul tappeto, come nel nostro caso!)
Durante il proprio turno, un giocatore pesca un gettone, lo poggia sul puzzle a catena e dovrà aggiunge una parte di narrazione basandosi proprio sull’immagine pescata.

Vincono tutti quando si arriva a poggiare l’ultimo gettone sulla catena e quindi a completare la storia in modo che abbia un senso.

Quello di inventare una storia a turni è un gioco che si può fare anche con la sola immaginazione, ma per esperienza ho notato che i bambini a volte si bloccano perchè non riescono a farsi venire in mente delle idee oppure tendono a ripetersi. I gettoni invece aiutano l’immaginazione e li portano a sforzarsi a trovare un modo per incastrare anche l’elemento più inaspettato. Inoltre, vederli fisicamente disposti sulla linea narrativa (il puzzle a incastro) permette di non perdere il filo del discorso e ricordarci cosa era successo prima.

Il risultato sono storie incredibilmente fantasiose e originali e non vi dico le risate che ci facciamo, visto che gli sviluppi assurdi e buffi non mancano mai!

Ma di giochi ce ne sono davvero tantissimi e per tutti i gusti!
Ecco qualche altro esempio:

Italia da scoprire è un grande puzzle con protagonista il nostro stivale e alcune tra le sue più importanti bellezze.
Man mano che posizioniamo i pezzi, con l’immagine sempre sott’occhio, assimiliamo il nome dei paesi con cui confiniamo, il nome delle regioni, dei capoluoghi e vediamo visivamente i monumenti simbolo di quelle città.
Alla fine si può completare il puzzle collocando i monumenti più significativi nella giusta posizione.

Giocare a questo gioco mi fa tornare in mente il fatto che quel poco che so riguardo la geografia mondiale non lo devo tanto alla scuola… quanto alle partite a Risiko fatte da piccola!

Con questo puzzle ci si diverte facendo qualcosa tutti insieme e giocando, senza nemmeno accorgercene, i concetti si sedimentano nella nostra testa!

Che ora è? è una tombola un po’ diversa dal solito, che mentre si gioca, insegna a leggere e indicare le ore in versione digitale e analogica.
Inoltre è utile per rafforzare routine e buone abitudini

E per unire il gioco col cibo finto, con l’imparare le regole della sana alimentazione? C’è Pranzo, cena, spuntino!

Ma date un’occhiata al catalogo dei prodotti sul sito per scoprire tutti i fantastici giochi tra cui poter scegliere!
Io li prenderei tutti!

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3 commenti

  1. Da neo insegnante, posso affermare con sicurezza che quanto scritto sopra è vero! Imparare deve essere un gioco allegro e divertente!

  2. Grazie per la dritta alla voce “catalogo prodotti”! 😉

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