clicca per l’indice del post
indice del post
Se anche tu hai la sensazione di avere milioni di schede aperte nel cervello (ma nessuna che risponde), sappi che non sei sola. Secondo una ricerca pubblicata su Wiley, il carico mentale dei genitori è reale e ha una particolarità interessante: non è equamente distribuito. Le mamme si trovano a gestire la parte più logorante, quella quotidiana e continua, mentre i papà si occupano di compiti episodici e saltuari. 🤔
Se anche a te sembra che il tuo cervello sia una to-do list senza fine, ti spiego come possiamo fare per correggere la rotta. E non solo noi mamme! Anche i papà hanno un ruolo fondamentale in questo processo.
🌀 Cos’è il carico mentale dei genitori?
Non si vede, non si tocca, ma si sente eccome. Il carico mentale è quella lista invisibile di cose da fare che ci accompagna ovunque. Non importa se sei al lavoro, in palestra o sotto la doccia (anzi, proprio lì): la mente macina. 🚿😒💭
“Devo ricordarmi di comprare il latte”, “Che giorno ha la gita Daniel?”, “Chi accompagna Alyssa a nuoto?”. Tutto questo è carico mentale.
Secondo la ricerca, il carico mentale si divide in due categorie:
- Lavoro cognitivo quotidiano: tutto ciò che facciamo ogni giorno (spesa, pasti, orari scolastici, gestione dei figli) 📆
- Lavoro cognitivo episodico: quei compiti che non fai tutti i giorni, ma che comunque tocca pensarci (riparazioni in casa, gestione delle bollette, eventi straordinari) 🔧
E qui sta il punto critico: il carico quotidiano è più pressante e logorante. Indovina chi se ne occupa quasi sempre? Esatto, le mamme.
Il risultato è che, mentre i papà si concentrano sui “grandi eventi“, le mamme si trovano a vivere un flusso costante di piccoli impegni mentali senza mai avere un attimo di respiro. E indovina un po’? Questo influisce sulla salute mentale, sul rapporto di coppia e anche sulla serenità familiare.
🔑 1. Dividi e conquista (insieme al partner!)
La regola è semplice: se entrambi i genitori vivono sotto lo stesso tetto, anche il carico cognitivo deve essere condiviso (in generale, però, anche tra genitori che non vivono sotto lo stesso tetto il carico va condiviso). Non si tratta di “chiedere aiuto“, ma di dividere responsabilità.
🔹 Come fare?
- Organizza un incontro di famiglia (niente di serioso, magari con pizza e bibite) e crea una lista con tutte le attività quotidiane ed episodiche.
- Distribuisci le attività in base al tempo e alle competenze di ciascuno, ma senza preconcetti. Nessuno nasce “naturalmente portato” per alcune attività.
✅ Parola chiave da eliminare dal vocabolario: “Aiuto”. Non è “aiuto” se vivete insieme. È condivisione.
🧾 2. Usa una lista condivisa (meglio se digitale!)
Quante volte hai detto: “Ah, me ne sono dimenticata!” (o quante volte il tuo partner “se ne dimentica“)? Non è che sei distratta, è che hai già mille cose da ricordare.
La soluzione? Sposta la memoria dalla tua testa a un’app!
🔹 App utili:
- Google Calendar (per eventi scolastici e attività)
- Todoist (lista di cose da fare)
- App di lista della spesa (tipo Bring! o AnyList)
Ovviamente anche i papà devono iscriversi e scaricare le APP che utilizzerai e, se sono abbastanza grandi, i figli! Se imparano a gestire i loro impegni, vinciamo tutti. 🎉
💬 3. Cambia il linguaggio in casa
Il linguaggio crea realtà. Se diciamo “è una cosa da mamma“, stiamo già assegnando quel compito a noi stesse. Cambiamo prospettiva:
- Invece di dire “Puoi aiutarmi con il bucato?“, prova con “Chi si occupa del bucato oggi?“
- Invece di “Devo controllare i compiti dei bambini“, prova con “Chi verifica i compiti oggi?“
Il linguaggio cambia la percezione e incoraggia la partecipazione attiva. Chi partecipa, si sente coinvolto.
💡 4. Dai ai figli il loro pezzo di puzzle
Non sottovalutare quanto i bambini possano contribuire alla gestione familiare. Anche se sono piccoli, possono imparare.
🔹 Come?
- Prepara una lista di attività semplici (preparare lo zaino, mettere via i giochi) e assegna dei turni settimanali.
- Crea un sistema di “premi” per incentivare la partecipazione. (ti serve una lista stampabile? Eccola: Tabella del buoni comportamenti – Free Printables )
Risultato? Più autonomia per loro, meno stress per te. Win-win.
🎁 5. I papà fanno la differenza (anche per la coppia!)
Parliamoci chiaro: i papà non “aiutano“, devono partecipare attivamente. Perché non è solo una questione di equità, ma di qualità della vita familiare.
Quando il carico mentale è condiviso, la relazione di coppia migliora. Le madri si sentono meno sopraffatte e i papà costruiscono un rapporto più forte con i figli.
Il vero vantaggio? Più tempo libero, più relax e una famiglia più serena.