Il giorno in cui il sapore dell’Ovetto Kinder è cambiato per sempre

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Il giorno in cui il sapore dell’Ovetto Kinder è cambiato per sempre

Ci sono momenti nella vita in cui qualcosa che davi per scontato cambia senza preavviso.

Ti accorgi che il mondo non è più lo stesso, e anche se nessuno ne parla apertamente, dentro di te sai che qualcosa si è spezzato. Uno di questi momenti, per un’intera generazione, è stato il 2015, l’anno in cui il sapore dell’Ovetto Kinder è cambiato per sempre.

Già, Kinder Sorpresa, come l’azienda ha sempre voluto che lo chiamassimo.
Ma chi mai, nella storia dell’umanità, lo ha realmente chiamato così? Per tutti noi, ovunque nel mondo, è sempre stato semplicemente l’Ovetto Kinder.
Un nome non ufficiale, eppure assoluto. Un tacito accordo globale, come se fosse inciso nelle leggi non scritte dell’infanzia.

L’inizio della fine

Fino al 2015, aprire un Ovetto Kinder significava entrare in un rituale perfetto: la sottile crepa del guscio bicolore, la fragranza dolce che saliva, il primo morso in cui il cioccolato al latte e la parte bianca si fondevano in una cremosità perfetta, con quel leggero retrogusto caramellato che lo rendeva inconfondibile.
Era un sapore che non si trovava altrove, una combinazione magica che solo Ferrero era riuscita a creare.

Ma poi, senza alcun avviso, qualcosa è cambiato. La notizia ufficiale non è mai arrivata con clamore, ma chi lo mangiava da anni lo ha capito subito. Il cioccolato era meno morbido, il sapore del latte meno intenso, e soprattutto… quella nota caramellata, quella che rendeva l’Ovetto Kinder unico, era scomparsa.

Cosa è successo nel 2015?

Le cause? Le più disparate. Cambiamenti nelle normative alimentari europee, una presunta volontà di rendere il prodotto “più sano” (come se il nostro caro Ovetto Kinder fosse mai stato una scelta salutare), la necessità di tagliare i costi della produzione globale. E così, nel nome del progresso, un altro pezzo di infanzia è stato cancellato.

Ferrero ha ufficialmente dichiarato che la formula era stata aggiornata per “migliorare la qualità”, ma per noi era solo un eufemismo per dire che il passato era stato riscritto. La consistenza era diversa, il sapore più piatto, meno avvolgente. L’Ovetto Kinder non era più l’Ovetto Kinder.

Le nuove generazioni non lo sapranno mai

Ed è qui che arriva la vera tragedia: i bambini di oggi non sapranno mai cosa si sono persi. Per loro, il Kinder Sorpresa è quello di oggi, quello con la ricetta aggiornata. Non conosceranno mai quel preciso equilibrio di dolcezza e cremosità che ci ha accompagnato negli anni ‘90 e 2000. Per loro, il “nuovo” sarà l’unico sapore possibile.

Noi, invece, rimaniamo con il ricordo.
Con la consapevolezza di essere stati testimoni di un’epoca ormai svanita. Ogni tanto, spinti dalla nostalgia, compriamo ancora un Ovetto Kinder, sperando che sia stato tutto un brutto sogno, che sia tornato come prima. Ma poi lo assaggiamo… e capiamo che no, quel sapore non tornerà mai più.

E allora chiudiamo gli occhi e torniamo con la mente a quando eravamo bambini, a quando un morso all’Ovetto Kinder aveva il sapore puro dell’infanzia.

E ci rendiamo conto che quella, in fondo, è stata la più bella sorpresa che Kinder ci abbia mai regalato.

E vi lascio con questo video. Sono io, a meno di 2 anni, ripresa da mio papà mentre mi gusto con gioia uno di quegli “ovetti perduti” che mi portava spesso come sorpresa tornato dal lavoro (chiudi gli occhi… apri la mano… e quando li riaprivo, eccolo lì!
Un ricordo così dolce per cui ringrazierò sempre la Kinder, alla quale non posso proprio tenere il broncio e sono disposta a perdonare tutto, compreso il nuovo Ovetto!

Questo post è diventato anche la prima puntata del mio “Podcast” dedicato ai ricordi di infanzia: Memorie al Gusto di Big Babol.
Ecco la versione video che trovate sul canale:

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